Abbiamo deciso di aprire un nuovo sito web e come prima cosa dobbiamo scegliere il nome del dominio da acquistare. È una decisione molto più importante di quanto si possa immaginare, perché da essa dipende buona parte del nostro successo nelle ricerche e della nostra credibilità come azienda. Ecco quindi qualche consiglio per evitare scelte avventate che possono rivelarsi sbagliate!
1 – Dominio e nome del sito
La scelta istintiva più ovvia è quella di far combaciare il nome del dominio con il nome del sito, ma navigando per la rete ci si rende conto che spesso non è così. Ma far coincidere questi due nomi è fondamentale perché così facendo si ottengono diversi benefici molto importanti. Mettiamoci nei panni di un utente che sta cercando un sito: la prima cosa a cui pensa è il nome e se compare nell’URL (perché abbiamo registrato il dominio con il nome del sito), trovarci sarà già più semplice.
Grazie a questo stratagemma potremo anche evitare una perdita del traffico diretto. Se abbiamo registrato il dominio con un nome diverso da quello del sito, potrebbe arrivare un’azienda concorrente a registrare il suo dominio con il nome del nostro sito e quindi riuscire a rubarci tutto il traffico diretto (utenti che ci hanno cercato col nome del sito). E questo non solo si tradurrà in una perdita di traffico, ma anche in una potenziale perdita di clienti (che finiranno sul sito dell’azienda concorrente).
2 – Generico o specifico?
La credenza che va per la maggiore è quella che un nome generico attiri più traffico. Ma questo non è più vero da molto, molto tempo. Se agli albori di internet le ricerche erano composte da termini molto generici, con gli anni gli utenti hanno raffinato questo strumento e ora sanno trovare ciò che cercano con parole molto specifiche, come il nome di un brand o del modello di un oggetto. Se abbiamo un negozio di artigianato nel quale produciamo violini, “passionemusica.it” è un nome fuorviante e molto generico, mentre “violiniartigianali.it” è sicuramente più d’effetto e fa comprendere subito ciò che vendiamo.
Quando abbiamo a disposizione il nome di un brand, perché abbiamo un negozio che vende qualcosa di molto specifico, è bene utilizzare quello. Tornando all’esempio, ipotizziamo che il nostro negozio di violini si chiami “Arco di Violino“, allora il nome migliore per il nostro dominio sarà “arcodiviolino.it“.
3 – Lungo o corto?
Abbiamo la possibilità di scegliere un nome lungo fino a 67 caratteri per il nostro dominio, ma è buona norma usarne molti meno. Se però l’alternativa è l’utilizzo di una sigla dal significato sconosciuto, allora è sempre preferibile la versione estesa del nome, che almeno ci rende più facilmente rintracciabili dai motori di ricerca. La soluzione migliore tuttavia è nel mezzo, il nome più adatto non deve essere troppo corto, né troppo lungo. Scegliamo un nome facile da ricordare che al contempo sia unico per il nostro brand.
4 – Trattini e numeri
Si possono utilizzare trattini e numeri all’interno del nome del dominio? Si. Ma facciamo attenzione a non abusarne, perché il loro utilizzo ha dei pro e dei contro piuttosto importanti. Il loro uso deve essere molto limitato, perché gli utenti tendono a dimenticarsi di inserire i trattini nella digitazione e spesso confondono i numeri in lettere con quelli in cifra, senza contare che l’uso di entrambi rende la ricerca da mobile più articolata. È un problema anche quando si cerca di dettare a voce l’indirizzo del sito, dovendo sempre specificare l’esistenza del trattino o un numero in cifra, per evitare errori di digitazione.
D’altro canto entrambi ci permettono di acquistare un dominio simile a uno già preso. Se il nostro brand sportivo si chiama “specialtennis” e ci rendiamo conto che “specialtennis.com” è già stato acquistato, possiamo fare solo due cose: la prima è trattare con il proprietario del dominio e convincerlo a venderlo, mentre la seconda è utilizzare un trattino e acquistare il dominio “special-tennis.com“.
5 – Estensioni
.com, .it, .net, sono solo alcune delle estensioni di un dominio. Spesso ci si ritrova a non poter comprare un dominio in .com perché già acquistato da qualcun altro, mentre l’estensione .it è disponibile. Ma quali sono le differenze e a che servono? Molte estensioni, come il .com o il .net non hanno nessun tipo di restrizione, mentre altre come il .it si riferiscono solo a domini italiani o il .eu per domini europei. Se possibile è buona cosa acquistare i tre domini principali per noi italiani, ovvero: .com, .net e .it, mantenendo il .it come dominio principale (perché un utente italiano è più facile che ci cerchi con questa estensione) e utilizzando .com e .net per reindirizzare il traffico sul dominio in .it. Con questa tattica impediremo anche ad aziende concorrenti di registrare un dominio con il nostro stesso nome, ma con estensioni diverse.