Content marketing: 5 consigli per supportare la SEO!

Per content marketing si intende tutto l’insieme di contenuti che vengono sviluppati con il preciso scopo di attirare l’attenzione dell’utente e trasformarlo in un potenziale cliente. Questa strategia di marketing viene sviluppata a stretto contatto con la SEO, in quanto un contenuto di qualità permette un miglior posizionamento su Google. Ecco cinque consigli per sviluppare una strategia di content marketing che supporti la strategia SEO!

1 – Individuare i bisogni del nostro bacino di utenza

Prima di iniziare a produrre contenuti su un determinato argomento forse dovremmo chiederci: su quale argomento? La risposta a questa domanda può arrivare solo dopo un’attenta analisi del nostro bacino di utenza. A chi parliamo? Quanti anni hanno? Da dove provengono? E soprattutto: di cosa hanno bisogno?

Rispondendo a queste domande preliminari possiamo iniziare a intuire quali saranno i contenuti che andremo a produrre e che strategia impostare.

Se ad esempio il nostro bacino di utenza è composto in gran parte da operai edili, probabilmente saranno più interessati a un articolo che descrive e differenzia i diversi materiali dei mattoni, piuttosto che uno dedicato all’arredamento della cucina.

Più informazioni riusciamo a reperire sui nostri potenziali clienti, più possiamo produrre contenuti specifici che vanno a rispondere ai loro bisogni e, proprio per questo motivo, scaleremo più facilmente le posizioni nei motori di ricerca.

2 – Differenziare i contenuti

Produrre sempre lo stesso tipo di contenuto, per quanto di qualità possa essere, stanca. L’utente torna sul nostro sito o è invogliato a visitare i nostri profili social alla ricerca di qualcosa di unico, che non troverà da nessun’altra parte.

Se sui nostri profili social proponiamo sempre lo stessa tipologia di post, questi inizieranno a confondersi tra loro e risulterà sempre più difficile attirare l’attenzione della nostra utenza. Dovremmo quindi puntare a una tipologia diversa di contenuti, sfruttando al massimo tutti gli strumenti che quel social in particolare mette a disposizione.

Come fare quando il social impone necessariamente un solo tipo di contenuto? Se ad esempio stiamo lavorando per valorizzare il nostro canale Youtube, è scontato che dovremmo creare dei video. Ma è la tipologia di video che a quel punto andrà a variare e, se un giorno stiamo creando un video tutorial, il giorno dopo andremo a produrre una video-recensione, o faremo un “dietro le quinte” della nostra azienda.

3 – Content marketing e backlink

Cos’è un backlink? Stiamo parlando del link, presente su un social o su un altro sito, che rimanda ad un nostro prodotto o articolo sul nostro sito. Banalmente, più un sito è richiesto e visitato, più Google ci terrà a mantenerci in una posizione alta rispetto a quella determinata parola chiave o a quel determinato argomento.

Ottenere dei backlink spontanei è più facile se la nostra strategia di content marketing prevede dei contenuti di qualità unici nel loro genere, come degli ebook gratuiti che rispondono ampiamente e significativamente ai bisogni del nostro bacino di utenza.

Facciamo però attenzione a chi ci offre dei backlink dietro pagamento. Esistono società pronte a incassare i nostri soldi con la promessa di inserire dei nostri link all’interno dei loro siti. Molto spesso però, le pagine e i siti che gestiscono non hanno un buon page rank. Questo non farà altro che danneggiarci, perché se riceviamo molti link da siti che Google non considera attendibili, allora per la proprietà transitiva, anche il nostro sito risulterà poco attendibile e perderemo le posizioni faticosamente guadagnate.

Alcune aziende scorrette utilizzano questa strategia per affossare nei risultati un concorrente molto influente. In questo caso l’unico modo che avremo per difenderci, è quello di assumere un buon esperto SEO che si occupi di far cancellare tutti i backlink negativi che portano a noi.

4 – Esperienza utente e interfaccia

Backlink e parole chiave possono essere alla base di una buona strategia SEO, ma non dobbiamo dimenticare anche tutte le altre tecniche, dall’uso appropriato dei tag, all’ottimizzazione del caricamento del sito.

Per Google e i motori di ricerca, la qualità del sito è importantissima e questa si misura non solo dai suoi contenuti, ma anche da come sono ben organizzati. L’utente riesce in pochi click a raggiungere quello che stava cercando? I contenuti sono interconnessi tra loro? La risposta a queste domande contribuisce a stabilire il posizionamento finale.

Ci potrà poi agevolare un buon uso del robot.txt e la creazione di una mappa xml del sito da consegnare a Google per migliorare l’indicizzazione.

5 – Le ultime tendenze

Il web è sempre in movimento e l’argomento che oggi è sulla bocca di tutti, domani sarà già dimenticato. Per offrire contenuti freschi e interessanti, cerchiamo di fare content marketing tenendo un occhio attento alle nuove tendenze.

Alcuni strumenti che ci possono tornare utili per rimanere sempre aggiornati su ciò che succede nella nostra nicchia d’interesse sono sicuramente Google Trends e Twitter Trends. Grazie all’uso combinato di entrambi possiamo trovare con facilità gli argomenti più discussi nei quali inserirci e proporre a nostra volta dei contenuti originali.

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