Il logo è un elemento fondamentale per ogni brand perché permette di renderlo riconoscibile a colpo d’occhio tra i tanti concorrenti e contribuisce a creare l’identità aziendale, rappresentando l’essenza dell’attività svolta tramite il giusto mix di caratteri, forme e colori. Per questo motivo la scelta del logo non è una cosa da prendere sotto gamba e, se abbiamo deciso di rimodernare il nostro logo o vogliamo crearne uno per la nostra nuova azienda, ecco cinque utili consigli!
1 – Semplice
Un logo semplice è un logo efficace. È facile da memorizzare e al contempo da riconoscere. Ma semplice non vuol dire banale, quindi assicuriamoci di avere un logo originale che ci distingua dagli altri e che al contempo sia privo di tutti quegli elementi superflui che lo renderebbero troppo elaborato. Scegliamo pochi font (stili di scrittura), meglio uno solo ma se ne vogliamo inserire altri, non superiamo i tre diversi. Stesso discorso anche per i colori, scegliamone al massimo tre che ci possano identificare al meglio e lavoriamo con quelli. Degli ottimi esempi di brand di successo con loghi semplici sono quelli di Nike, Elecronic Arts o Dolce&Gabbana.
2 – Logo o logotipo?
È importante, nella creazione di un logo, avere bene in mente la differenza tra logo e logotipo. Un logo è un simbolo, che racchiude in sé l’essenza dell’azienda o del brand; un logotipo invece è formato da lettere, generalmente il nome del brand. Molto spesso l’azienda è rappresentata da entrambi, utilizzati insieme sui vari prodotti o al massimo con la sola presenza del logo, che ha sempre la precedenza sul logotipo. Prendiamo questa volta in esempio il logo di McDonald’s; la grossa M gialla è il logo, mentre la scritta “McDonald’s” che alle volte appare sulla parte bassa della M, è il logotipo. Esistono anche dei logotipi famosi, basti pensare a Coca-Cola o a Google.
3 – Sempreverde
Quando creiamo il logo di un’azienda o di un brand, evitiamo di seguire le mode del momento. Le mode passano e noi non vogliamo un logo che tra qualche mese sarà considerato obsoleto. Pensiamo quindi a qualcosa che rimanga sempre, che sia “eterno” e riconoscibile indipendentemente dalla moda del momento. Un buon design non teme il passare del tempo e infatti esistono loghi come quello di Ferrari o BMW, che nonostante i decenni sulle spalle, risultano ancora attualissimi.
4 – Versatile
Un logo ha bisogno di essere flessibile e versatile quanto più è possibile. Realizziamolo con programmi di grafica vettoriale come Adobe Illustrator o Corel Draw, così sarà sempre di ottima qualità perché ciò che è in grafica vettoriale non viene sgranato nel ridimensionamento e avremo un logo perfetto sia che debba comparire come icona, che applicato in versione maxi a una landing page. Tempo fa per i loghi veniva creata sempre una versione in bianco e nero per la stampa e, anche se al giorno d’oggi la stampa a colori non è più costosa come prima, si è mantenuta la prassi della versione in bianco e nero, ottima per risaltare su tutti quegli sfondi dove i colori creerebbero solo confusione.
5 – Appropriato
Un buon logo deve essere appropriato al tipo di pubblico a cui si rivolge. Colori vivaci e accesi e uno stile infantile sono degli elementi ottimi per un negozio di giocattoli o per una linea di abiti per bambini, ma sarebbero totalmente fuori luogo se utilizzati nel logo di un’agenzia di pompe funebri o di un’impresa edile. Rappresentando l’essenza dell’azienda, deve essere coerente con ciò che questa produce, ma stando attenti a non cadere nel banale. Il logo di Mediaset non è un televisore, quello di Apple o Asus non è un computer, quello di Alfa Romeo non è un auto, così come quello di Vodafone non è un telefono.