Facebook è per vecchi: conviene ancora investire?

Facebook ha fatto scuola, ha surclassato tutti i vecchi ambienti pseudo-social (come MSN) ed è diventato il leader in un mercato che lui stesso ha creato: quello dei social network. Talmente importante da essere utilizzato come termine di paragone, ha raggiunto il suo picco e ora sta iniziando una lenta discesa. Le ultime statistiche parlano chiaro: facebook è per vecchi. Quindi conviene ancora investirci?

Puntualizziamo: la “discesa” di Facebook non è indicata da una decrescita degli utenti, ma da una crescita molto sotto le stime (si parla del +1,5% nel secondo quadrimestre del 2018, attualmente il dato più basso nella storia del social network). Quindi gli utenti arrivano sulla piattaforma, ma non nella quantità stimata dagli esperti; inoltre il dato più significativo: l’età dei nuovi utenti si aggira sopra i 50 anni.

I nuovi adolescenti, che avrebbero dovuto entrare nella piattaforma si stanno invece spostando su altri social come Instagram (sempre sotto la bandiera di Zuckerberg) o Snapchat. Uno spostamento che col senno di poi è più che logico: se i genitori cercano di controllare la vita social dei figli, è normale che questi vadano dove non possono essere sorvegliati.

Avendo studiato la situazione, Facebook sta già cercando di correre ai ripari. Ora come ora la piattaforma risulta meno attraente per i giovani perché si è lentamente trasformata concentrandosi sul business. Se per chi già ci era dentro il cambiamento non è stato molto sentito, agli occhi di un ragazzo Facebook appare come un grosso volantino, pieno di aziende che cercano di vendere praticamente di tutto.

Facebook più “Friends”

No, non ci stiamo riferendo alla popolare sitcom americana, ma a un ritorno alle origini del colosso dei social network. Nato per unire le persone anche se molto distanti, Facebook sta cercando di rispolverare la sua vecchia filosofia, innovandola e sperimentando una nuova funzione dedicata agli amici. Il progetto prende il nome di “Things in common“, letteralmente: “cose in comune” e punta a suggerirci come amici quelle persone che condividono qualcosa (o più cose) con noi. Se abitiamo nella stessa città, abbiamo frequentato la stessa scuola o abbiamo lavorato nella stessa azienda, allora ci comparirà un’etichetta sopra i commenti delle persone di cui non siamo amici, affinché si possano evidenziare i punti in comune e si possa stringere amicizia.

La funzione è in fase di test negli Stati Uniti e verrà presto implementata per riconoscere anche l’appartenenza ad uno stesso gruppo su Facebook, ma sempre rispettando la privacy e basandosi su quelle informazioni che noi stessi abbiamo deciso di rendere pubbliche.

Per rispondere alla nostra domanda: conviene ancora investire su Facebook? La risposta è un “dipende”. Se il nostro bacino di utenza ha come età media dai 25 anni in su, allora Facebook è un ottimo investimento. Se invece puntiamo alle fasce più giovani (adolescenti e ragazzi fino a 24 anni), il posto dove investire è sicuramente Instagram, che recentemente ha raggiunto il miliardo di utenti e ha visto l’arrivo di diverse nuove funzioni come “Shop” e “IGTV“.

Marco MaioranoFacebook è per vecchi: conviene ancora investire?

Related Posts