Wikipedia è down… sono ormai due giorni che è iniziata la protesta del più grande colosso dell’informazione libera di internet. Non di tutta la piattaforma, ma solo della localizzazione italiana che, in accordo con gli utenti, ha deciso di oscurare il sito come forma di sciopero. Ma perché fare tutto questo? Ecco le motivazioni!
Lo scopo della protesta è quello di sensibilizzare tutta l’utenza e i parlamentari europei, su ciò che andranno a votare il 5 luglio: la direttiva sul copyright. Da anni il mondo di internet sta facendo pressione affinché vengano aggiornate le regole sul copyright facendo riferimento alle nuove tecnologie e al nuovo sviluppo della rete, ma la direttiva che sta per essere discussa nel parlamento europeo rischia seriamente di minare la libertà di espressione che rende internet così ricco e variegato.
Gli articoli incriminati
Nell’avviso che sostituisce l’interfaccia di Wikipedia si legge di come la nuova direttiva sia così stringente che, se venisse approvata, renderebbe impossibile la diffusione di un articolo (come questo) sui social network o di trovarlo sui motori di ricerca. Wikipedia stessa (e tutte le piattaforme con lo stesso sistema) rischierebbero di chiudere. Ad essere accusati sono i famigerati articoli 11 e 13 della direttiva, di cui molti accademici, studiosi informatici, industrie di stampa e tanti altri ne chiedono la rimozione.
L’articolo 11 obbligherebbe le piattaforme web e gli aggregatori di news come ad esempio Facebook o Google News, a pagare gli editori per pubblicare contenuti protetti da copyright, compreso il titolo dell’articolo, il link e la breve descrizione che lo caratterizza, in quanto considerati materiali coperti dal diritto d’autore.
L’articolo 13 chiede invece ai “prestatori di servizi della società dell’informazione che memorizzano e danno accesso a grandi quantità di opere e altro materiale caricato dagli utenti” di installare dei filtri che impediscano di caricare online materiale protetto da copyright. Questo obbligherebbe i colossi del web a bloccare, attraverso sistemi automatici, i contenuti che potrebbero essere coperti da diritto d’autore e così facendo, materiale di intrattenimento come le parodie, i meme e tutto ciò che contiene riferimenti a materiale coperto da copyright, sarà eliminato. Questo significa che youtuber che parlano di videogame o di film potrebbero vedersi cancellato il video semplicemente perché ne hanno mostrato la copertina (in quanto materiale coperto da copyright) e che centinaia di pagine facebook saranno costrette a cancellare dalle proprie foto e video tutti i meme che fanno riferimento a canzoni, scene di film o videogiochi o che parodizzano testate giornalistiche e simili. Persino gli streamer su Twitch si vedrebbero cancellate le live.
In poche parole se questi due articoli dovessero essere approvati così come sono scritti al momento, il web (in particolare quello italiano) non sarà più come prima.
L’Hashtag di Wikipedia
Per questi motivi Wikipedia ha lanciato l’hashtag #SaveYourInternet, in cui si chiede a tutti gli utenti di fare gruppo per correggere insieme la direzione che la direttiva europea sta prendendo. A tale scopo è stata anche creata una pagina apposita dentro Wikipedia nel quale si approfondisce l’intera situazione e si chiede di scrivere agli europarlamentari per manifestare il proprio dissenso.
Stiamo forse andando incontro a una rivoluzione epocale o rischiamo di ritornare eufenisticamente al medioevo? Lo scopriremo molto molto presto. E tu cosa ne pensi? Commenta e dicci la tua opinione!